Il "Leccemercato",
analisi e dintorni
- a cura di Amb
Siamo ai nastri di partenza del campionato, la pettorina
è quella dei favoriti.
Non esiste dito dietro il quale nascondersi, non vi è
voce che non conduca all’ambizione del massimo
obiettivo.
Tutto ciò è sicuramente frutto di un mercato deciso,
senza fronzoli, cominciato in gennaio con gli arrivi di
Tiribocchi e Zanchetta, Giuliatto, Cottafava e Munari.
Un segnale allora, una certezza oggi se ai già citati si
vanno ad aggiungere elementi del peso di Ariatti, Ardito
e Abbruscato.
Ma questi sono i movimenti, diciamo così, “di spessore”,
quelli che fanno i titoli dei giornali.
Altri, non meno importanti, sono passati per vie più
silenziose: il ritorno di Konan, l’arrivo del giovane
Lovrecic, il rientro del francese Mihoubi, il rientro di
Benussi.Gente che,eccezion fatta per il giovane Sloveno,
dovrebbe e vorrebbe riscattarsi da annate poco felici.
Questa volta sì, è vera campagna di rafforzamento.
Studiata, intelligente ed ambiziosa.
Vediamo nel dettaglio le principali operazioni,
valutando i vari reparti:
In entrata
Konan, Mihoubi, Benussi, Lovrecic, Abbruscato,
Ardito, Ariatti, Munari
In uscita
Pellè, Giacomazzi, Juliano, Tesser, Vaschak,
Pavarini,Osvaldo
Partiamo di rientri
rimasti
poi
alla “base”:
Konan: dopo una travagliata stagione all’ombra
della Mole, sponda granata, vuoi per motivi strettamente
fisici, vuoi per i soliti discorsi di ambientamento,
riparte da dove aveva iniziato nel calcio che conta:
quel Lecce che aveva lasciato zemaniano e ritrova
papadopulossiano. Ovvero due modi di vedere la stessa
medaglia. Voglia di riscatto e qualità non mancano, a
lui la risposta sul campo. Si gioca la maglia lì
davanti, sapendo che è dura.
Mihoubi: francesino di corsia sinistra mai potuto
apprezzare se non in qualche scampolo di partita. Si
dice che sia molto maturato, vedremo, se e quando sarà
chiamato a dimostrarlo.
Le possibilità non saranno tante, davanti ha il Sig.
Giuliatto, uno che corre, crossa e difende.
Una buona alternativa per la fascia sinistra, comunque.
Benussi: porta la sua esperienza a disposizione
del giovane Rosati. Farà il secondo, almeno in
principio, e ne è consapevole. La storia del campionato
ci darà poi il suo vero ruolo. Un rientro comunque
prezioso e utile.
Lovrecic: l’unico vero nome a sorpresa del
mercato giallorosso. Se non fosse che il diesse si
chiama Angelozzi diremmo quasi una “corvinata”. Ragazzo
molto dotato tecnicamente, buona visione di gioco,
fisico e giovane età. Ruolo naturale, vice Zanchetta,
ovvero centrale da qualunque punto lo si guardi. Se son
rose…
Abbruscato: l’attaccante di nome, colui il quale
in serie B dovrebbe fare la differenza soprattutto con
un certo Tiribocchi al fianco. Reduce da un’annata
incolore, un pò di tutto il Toro ad onor del vero, è
stato fortemente voluto da società e tecnico. Parte
titolare, chiamato a riscattarsi ed a cancellare la
breve ma intensa soap opera Pellè.
Ardito: cercato da molte compagini di serie A,
fortemente voluto, centrocampista di quantità, corsa e
duttilità. Elemento fondamentale nel centrocampo di
papadopuliana ispirazione. Una certezza, se è vero come
è vero che a Torino qualcuno si strappa le vesti…
Ariatti: ultimo arrivato in ordine strettamente
cronologico, uno dei primi obiettivi ad essere cercato.
Qui vale il detto “ogni allenatore vorrebbe uno così”,
per la sua duttilità in campo, capace com’è di ricoprire
quasi tutti i ruoli della linea mediana (eccetto il
regista puro), ed anche alcuni di difesa. Insomma
Papadopulo lo voleva e tutti ne capiamo il motivo.
Anche lui ha fortemente voluto i colori giallorossi,
spronato anche dall’allettante proposta societaria.
Un’altra certezza.
Munari: un arrivo un po’ sudato, una fine di
giugno travagliata che ha portato alla conclusione
agognata. Il matrimonio si doveva da fare e si è fatto.
Dopo l’ottima metà stagione disputata nel Salento, era
fondamentale ripartire da quegli elementi che tanta
affidabilità avevano dato.
Munari uno di quelli. Un posto al centro del campo è
suo.
Cottafava e Giuliatto: due importanti
riscatti, vale il discorso fatto per Munari. Non sono
mancate le difficoltà soprattutto per il secondo ambito
da molte formazioni. Il difensore ha dovuto affrontare
con pazienza l’intoppo del presunto doping. Tutto a
lieto fine, o quasi, si riparte dal campo, dove entrambi
non tradiscono le attese.
Le
uscite:
Pellè: rientrato dal Cesena con 10 realizzazioni
all’attivo, pensava di sbarcare con merito al Real
Madrid, magari al Barcellona dovendosi accontentare. Il
Lecce non è nè l’una nè l’altra, ma è la squadra che su
di lui voleva puntare, tanto più che il ragazzo di
Monteroni è frutto del proprio vivaio. Niente di tutto
ciò, Pellè voleva volare alto, nel grandioso campionato
olandese.
In bocca al lupo, 6,5 milioni di euro vanno benissimo.
Giacomazzi: tornato, non considerato utile al
Lecce, ripartito. Dispiace un pò, inutile negarlo. E’ un
giocatore che ha dato tanto alla causa e che forse
avrebbe meritato altra sorte. Ma tant’è così gira il
mondo, va all’Empoli in serie A ed a giocare la coppa
Uefa. Non male. A Lecce la sua avventura era da tempo
finita.
Juliano, Tesser, Vaschak, Pavarini: volutamente
non riscattati; il portiere non ha entusiasmato, tutt’altro.
Si riparte da Rosati. I due sudamericani, pur se buoni
giocatori, non hanno inciso così tanto da meritarsi la
riconferma, evidentemente. Idem per il ceco venduto al
Cesena. Con buona pace di tutti hanno preso altre
strade.
Osvaldo: ha obiettivamente stupito la mancata
acquisizione del giovane argentino, ma alle buste è un
po' come al gratta e vinci, passateci la metafora. Ha
diviso spesso la tifoseria, la sua tecnica ed il suo
dribbling spesso non facevano rima con concretezza.
Tuttavia un buon giocatore, soprattutto in prospettiva.
L’ha capito Pantaleo Corvino da Vernole, acquisendolo a
titolo definitivo dall’Atalanta.
Caccavallo: va a Taranto a giocare. Per la
conquista della serie B, in una piazza calda e vogliosa
di rivincita. Ne potrà solo avere giovamento.
Questa la breve analisi che abbiamo voluto fare delle
principali operazioni del mercato giallorosso.
Un mercato che ha inciso su tutti i reparti della
squadra. Spicca indubbiamente il centrocampo, che,
obiettivamente, non sfigurerebbe in una compagine di
mezza classifica di serie A.
L’attacco dà le giuste garanzie, potendo contare sui
nomi di Tiribocchi ed Abbruscato, ma anche
su un certo Pajarito Valdes, giocatore capace di
incidere come pochi sul destino di una gara.
Konan e Tulli completano il reparto,
fantasia e forza.
La difesa è il reparto dove forse, al momento, manca
ancora un’alternativa centrale. Si sta lavorando per
ovviare alla lacuna, senza fretta, consapevoli che anche
così com’è il reparto difensivo è comunque di alto
livello.
In conclusione giochiamo a dare i voti:
7,5 al mercato nel complesso, di livello,
commisurato all’obiettivo dichiarato.
Difesa: 6,5, si attende l’ultimo tassello per
alzare di mezzo voto.
Centrocampo: 8, come dice il noto spot, che si
vuole di più dalla vita?
Attacco: 7,5, mix di potenza e fantasia,
affidabile.
Non resta che giocare. Il campo ci dirà se e come al
lavoro di questa fase combacieranno risultati e prove
convincenti.
24/08/2007
Luca "Amb" |