La leggenda di
Ciro e Michele
a cura di Wolfy
 

 
A chi non piace il web?                   

Ci leggono, ma non solo. Ci usano. Si rivolgono al web per attingere materiale, spunti, risorse. Solitamente senza autorizzazione alcuna. Fanno man bassa di tutto ciò che può risultare utile, guardandosi bene dal citare le fonti alle quali si approvvigionano rapidamente e comodamente, alle quali si rivolgono per documentarsi, in maniera talvolta sistematica, raccogliendo materiale che poi riciclano e divulgano come frutto del proprio lavoro. Come dire: rubare la marmellata e andar fieri del fatto che nessuno, a loro avviso, possa scoprirli. Talvolta è questo il destino di un sito web come il nostro, come tanti.
A chi ci riferiamo? La carta stampata non c'entra, anzi! E' sufficiente dare un'occhiata alla sezione "Dicono di Noi" per accorgersi che ci hanno degnato di attenzione, attingendo dal forum ma citandone correttamente le fonti (e si badi bene che è presente solo una piccola selezione di articoli pubblicati nel corso degli anni sulle varie testate).

Questo articolo, invece, prende spunto da un gustoso pezzo di TV andato in onda stasera, in maniera tanto inattesa quanto veemente, in una trasmissione sportiva del lunedi, nel corso della quale sono stati tirati in ballo i siti internet dei tifosi del Lecce (e i rispettivi forum). Più precisamente, ci riferiamo a chi, dallo scranno di uno studio televisivo, ha preso gusto ad etichettare in negativo (e figuriamoci!) il web sportivo, attribuendo a sè e alla propria trasmissione, forse in modo piuttosto autoreferenziale, i crismi di "spazio LIBERO e APERTO A TUTTI", adducendo una email critica come prova inconfutabile di quanto sostenuto. Bontà loro! A noi non è mai sorto dubbio alcuno al riguardo e pertanto non stiamo a sindacare, ci mancherebbe altro. Nè ci sfiora l'idea di confrontare il grado di libertà d'opinione garantita sul nostro spazio web con quello concesso nelle varie trasmissioni tv locali, nazionali o planetarie. Diciamola tutta: sarebbe insensato tracciare un paragone tra forum web e trasmissione tv, ma non è questo il punto.

E' invece il caso di soffermarsi su alcune infelici considerazioni sfuggite a qualche conduttore il quale, pur denigrando e sminuendo un medium per definizione libero come internet, evidentemente non disdegna di trarne vantaggio non appena possibile, sorvolando sulle norme deontologiche proprie della professione giornalistica: rispetto del lavoro altrui e osservanza dei diritti d'autore. Sarebbero svariati e curiosi i casi da citare, ma ci limiteremo all'ultimo in ordine cronologico. Non più tardi di una settimana fa, il grande Beto Barbas è stato ospite di una nota trasmissione tv su una rete locale. Ed ecco che la lunga intervista, realizzata a più riprese dal sottoscritto con lunghe quanto piacevoli chiacchierate intercontinentali Salento - Buenos Aires (sia benedetto Skype!), rielaborata e pubblicata sul nostro sito, viene ripresa in rigoroso ordine tematico (1. Jurlano? 2. Episodio di Fiumicino? 3. I derby col Bari? 4. Il gol più bello? e così via, pedissequamente... come verificabile dando un'occhiata a questa pagina) e riproposta in tv con l'aria di chi ha studiato ore, magari giornate, documentandosi sull'illustre personaggio in studio attraverso ritagli di giornale ormai polverosi. Al termine, puntulamente, sono giunte sul forum sarcastiche segnalazioni al riguardo.

Beh, non sarà giornalismo d'inchiesta, ma cosa vai a guardare, il capello?! Sia ben chiaro, qui nessuno esige qualcosa, figuriamoci! Qui, al limite, si chiede quanto meno la DECENZA di non screditare (espressione eufemistica) sistematicamente gli stessi siti che poi, guarda caso, tornano utili in vario modo. Tanto più che "chi vuoi che se ne accorga?!" Dopo tutto sono quei "soliti 10" che si scrivono e si rispondono. Non immaginando che le statistiche automatiche attestano inconfutabilmente che gli accessi al sito oscillano dai 700 ai 1200 al giorno (e in periodi più entusiasmanti di questo le cifre erano ben più lusinghiere). Quindi, se la matematica non è un'opinione, in tantissimi leggono e in tanti (o tantissimi, a seconda delle circostanze) scrivono. E probabilmente tra questi ci sono anche coloro che denigrano tale mezzo. Chissà. E magari sono tra coloro che si esprimono dietro un nome di fantasia (nickname, come e' stato opportunamente spiegato in trasmissione) non resistendo alla tentazione di postare la propria opinione. Chissà, forse si, forse no! Boh! Salvo poi, sempre da quello scranno, studiando il profilo migliore e lo sguardo più penetrante (!?) da offrire alla telecamera, sentenziare che è troppo facile esprimere le proprie opinioni dietro un nickname. Perdincibaccosalato! Dove mai si vorrà andare a parare?! Forse che l'opinione di chi parla in tv conti più di quella espressa dietro un nickname qualsiasi? Probabilmente no. Anzi, voglio atteggiarmi ad indeciso cronico: forse si! A patto, però, che non sia quella dettata da una qualsivoglia linea editoriale. O non sia condizionata da comprensibili timori reverenziali che colpiscono trasversalmente sia conduttori sia ospiti nei più svariati salotti televisivi, con conseguente prodigiosa frattura tra mente-pensiero da una parte e bocca-enunciato dall'altra! Che ti portano ad affievolire i toni, a smussare gli angoli, a contare fino a 10 prima di esprimerti, ad essere conciliante e accomodante quando non condividi una virgola di quanto ascolti, a morderti la lingua per non pronunciare nulla di compromettente. Insomma, il ruggito del leone nei bar, per strada, allo stadio o al cellulare, una volta davanti ad un obiettivo diviene d'incanto miagolio. Ne ho visti di personaggi che pontificano in tv tuonare in privato e praticare il politically correct una volta in studio.

Pertanto, se proprio vogliamo tracciare una differenza, è proprio questo il tallone d'Achille della tv, relativamente al dibattito e allo scambio di opinioni. Al contempo, l'assoluta libertà d'opinione e di espressione rappresenta il punto forte di un forum web. Azzardiamo, dunque, l'ipotesi che è proprio la totale assenza di ipocrisia a rendere forte, attraente, interessante, coinvolgente il dibattito che ha origine e si sviluppa sul web. E probabilmente è esattamente questo l'aspetto che la tv più invidia a questi spazi liberi per antonomasia, privi di steccati editoriali, ideologici, di limiti di tempo; spazi in cui il diritto di parola non viene concesso in base alle amicizie, parentele, simpatie, esigenze di passerella, di vetrina e quant'altro. Niente di tutto questo. Sul web, ogni opinione ha diritto di cittadinanza, nei limiti della decenza e del rispetto. Così accanto all'opinione di chi sostiene la causa di Papadopulo può convivere quella di chi è nostalgico di Zeman. Accanto alla voce di chi ha visto una grande partita ha diritto di cittadinanza quella di chi non ha intravisto uno straccio di gioco. Nella vita, in politica, ovunque ci sia un dibattito ci sarà sempre qualcuno che non sarà d'accordo con noi. Ebbene, cosa facciamo? Per dirla "alla Papadopulo" (con una battuta strepitosa e ormai storica, in riferimento alla divergenza di vedute con mister Pioli), "LO UCCIDIAMO?". Se le nostre opinioni, convinzioni, rilievi critici, vengono espressi civilmente e rispettosamente, dov'è il problema? Non rappresentano punti di vista opinabili ma ugualmente meritevoli di lettura? SUl nostro forum, non vengono forse rappresentate tutte le più svariate opinioni? O si mette in dubbio anche questo? Per quale ragione un'opinione espressa dietro un nickname non può rivendicare alcun valore? Esiste, forse, tra tutti coloro che manifestano  una personale opinione in libertà sul web qualche demente che esprime un concetto per sostenere subito dopo l'esatto contrario? Io sono ottimista e penso che questo rischio non sia affatto concreto. Ecco spiegato, grossolanamente, agli snobbatori dei forum liberi che le opinioni rappresentate in questi angoli di libertà, ancorchè espresse dietro un nome di fantasia, altro non sono che le vere convinzioni di chi, malgrado tutto, riesce ancora ad accalorarsi parlando di uno sport ormai privato di ogni grammo d'anima, di ogni palpito di passione, ingessato nelle rigide linee editoriali, ingabbiato e immobilizzato da lacci e lacciuoli di interessi reconditi o palesi. E' evidente che tali convinzioni, se espresse su uno spazio democratico e libero come il nostro forum, assumono ugual peso, ugual valore, ugual dignità sia se digitate in pigiama, sia se la cravatta risulta intonata con i calzini, sia se siamo appena usciti dalla sala trucco sia se abbiamo la barba incolta, sia se siamo in ciabatte sia se calziamo le Hogan, sia se ci esprimiamo adoperando un italiano aulico ed espressioni forbite, sia se citiamo detti popolari magari nel nostro pittoresco dialetto.

Pertanto, dalla semplicità del web e di chi lo popola e lo anima, un suggerimento: non prendiamoci troppo sul serio e, se proprio dobbiamo, una volta tanto lo specchio utilizziamolo non solo per autocelebrare la nostra bellezza (intellettuale); poichè potrà tornarci utile altrimenti, magari prima di salire su un malfermo piedistallo per puntare il proprio indice contro il bersaglio sbagliato. Perchè facile non è tanto nascondersi dietro un nickname per esprimere la propria modesta ed anonima opinione, quanto piuttosto denigrare spazi di libertà come il nostro, sulla breccia da ormai 8 anni e mantenuto in vita sacrificando scampoli di tempo libero, a nostre spese (plurale maiestatis) e rifiutando ogni offerta di sponsorizzazione per una questione di principio, poichè trattasi di passione no-profit. E si badi bene che ogni sacrificio è ampiamente ripagato da amicizie VERE e SINCERE, nate dibattendo attorno ad una grande, immensa passione: il LECCE!

Per concludere, vorrei precisare che il mio pezzo è stato concepito di getto e vuol essere una reazione ironica agli ormai consueti colpi bassi sferrati da palchi che si rivolgono a platee televisive smisuratamente più vaste, per giunta senza contraddittorio e senza diritto di replica (come invece può assicurare il nostro guestbook). Pertanto, le mie parole non intendono urtare minimamente la suscettibilità di nessuno e mi scuso fin d'ora se qualcuno se ne risentirà. Ribadisco che non era nelle mie intenzioni. Più che altro, il mio voleva essere un invito a non perseverare nell'opera di demonizzazione di luoghi virtuali che, quando  non oltrepassino i limiti del rispetto e della civiltà, meritano grande considerazione. Non solo! Ai più avveduti possono offrire spunti di riflessione molto interessanti, grazie ad un dibattito sempre vivo, vero e spontaneo, magari fuori dagli schemi, magari sbarazzino, disincantato ed incline a sdrammatizzare. Dopo tutto, è di calcio che parliamo, signori, ovvero di uno sport che sarebbe ora si riavvicinasse a quel gioco praticato dai bambini in tutte le piazze del mondo. E non si sa per quanto tempo ancora, di questo passo...

Forza Lecce e Forza le Opinioni Libere, Civili e Rispettose.

16/11/2007                                                               Mario Contaldo

Archivio articoli

 

A chi non piace il web?
-
di Mario C. -

CALCIO-TV=CAOS!
 - WM

Taranta GialloRossa
 - WM

Il "Leccemercato"
 - di Amb

Ciao Sergio!
- di Mario C.

 
 
 
 
 
               Leccecalcio.net              tutti i diritti riservati - Copyright Leccecalcio.net 2000-2007 - Risoluzione ottimale: 1024 x 768 pixel